Se alla fine di agosto si auspicava che la soglia degli arrivi nel 2016 potesse raggiungere quota 300 mila, i dati diffusi il 30 settembre a La Spezia – nel corso dell'Italian Cruise Day – parlano invece di aumenti da record e trend di crescita che potrebbero far ritoccare in positivo la cifra. L'anno si chiuderà infatti, con molta probabilità, con circa 550 mila passeggeri che avranno fatto tappa nell'Isola fino a dicembre.
Un risultato straordinario che colloca la Sardegna al settimo posto fra le regioni italiane, con numeri mai visti prima e in controtendenza rispetto alla media nazionale, che in questo 2016 vede il mercato crocieristico in perdita del 10 per cento.
"L'isola si presenta all'appuntamento ligure in veste unitaria, grazie alla partnership siglata in occasione del Sea Trade di Miami del marzo scorso da assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio, Autorità portuali sarde, Terminal crociere di Cagliari ed enti locali coinvolti – ha dichiarato l’assessore Francesco Morandi, presente a La Spezia – e si afferma come destinazione d’eccellenza e di riferimento per i crocieristi di tutto il mondo".
E per il 2017 le compagnie garantiscono già importanti conferme, assicurando un traffico addirittura superiore in tutti i porti crocieristici della Sardegna; a partire da Cagliari – primo scalo crocieristico dell'Isola e settimo in Italia – che negli ultimi anni ha registrato eccezionali tassi di crescita (più 51 per cento nel 2016), proseguendo con Olbia – al tredicesimo posto nella classifica nazionale – Golfo Aranci, Porto Torres e Alghero.
"Il traffico nei porti sardi è in costante crescita – ha aggiunto l'assessore Morandi – e le ultime annate hanno testimoniato che la candidatura della Sardegna quale crocevia delle crociere del Mediterraneo è ormai una realtà. La promozione dell'offerta assume nuovo slancio anche grazie all’accordo tra assessorato e le due Autorità portuali, attraverso il quale – ha concluso l’esponente della Giunta Pigliaru – intendiamo consolidare il posizionamento del nostro prodotto su un mercato che genera numeri enormi, crea indotto commerciale e anima il territorio, con ricadute economiche dirette, flussi nei periodi di spalla, visibilità internazionale sui cataloghi delle compagnie, opportunità concrete di interazione tra turismo, artigianato e commercio".