Itinerari02 luglio 2015

Attraversare la #Sardegna in #bicicletta: presentato il progetto della #pistaciclabile da record

Pigliaru: “Una grande scommessa per il turismo sostenibile diffuso nel territorio e meno concentrato ad agosto”

Attraversare la #Sardegna in #bicicletta: presentato il progetto della #pistaciclabile da record

Saranno circa 2700 i chilometri della maxi pista ciclabile che la Regione Sardegna punta a costruire con otto milioni di investimento del Piano infrastrutture. Il progetto – presentato lunedì a Cagliari dal presidente Francesco Pigliaru e dagli assessori ai Lavori Pubblici e al Turismo, Paolo Maninchedda e Francesco Morandi – potrebbe partire già nel 2017, con la realizzazione dell'opera, per concludersi nel 2019.

Una scommessa per il turismo sostenibile che la Giunta regionale intende vincere e portare fino in fondo: “Crediamo moltissimo in questa iniziativa – ha dichiarato il presidente Pigliaru – la rete ciclabile isolana può essere un'azione concreta nella direzione dell'obiettivo destagionalizzazione”. Lo scopo del progetto è infatti quello di permettere ai turisti di arrivare in Sardegna anche senza auto, non necessariamente ad agosto e potendo raggiungere quelle parti del territorio meno conosciute, “scegliendo una modalità di viaggio praticabile da un punto di vista ambientale ed ecologico”.

La maggior parte degli itinerari saranno infatti costituiti da strade comunali, provinciali e campestri, ferrovie dismesse e sentieri gestiti dall'Ente Foreste, oltre alle tratte di servizio dei canali irrigui e ai percorsi proposti dagli enti locali e dalle associazioni di settore. Tutti accomunati da due requisiti imprescindibili: bassa intensità di traffico e alto valore paesaggistico.

“Sono state investite risorse importanti e stiamo realizzando un progetto di grande respiro – ha aggiunto l'assessore Morandi – convinti che si possa davvero cambiare l’immagine della regione in un’ottica di qualità della vita”. Proprio per questo motivo, le peculiarità della maxi pista ciclabile sono ovviamente l'utilizzo di strade già esistenti e la massima riduzione del consumo del suolo, puntando sull'ottimizzazione delle risorse e la valorizzazione del territorio.

Per realizzare questo ambizioso progetto vi è però bisogno anche degli aiuti privati – con la possibilità di creare occupazione e sviluppo, come auspica lo stesso Pigliaru – e della partecipazione attiva di tutte le parti interessate: l'Arst, le Università, i Comuni e le associazioni. “È un impegno preso un anno e mezzo fa e portato a conclusione – ha affermato il titolare dei Lavori Pubblici Maninchedda – ora è fondamentale darci un metodo e organizzare il sistema, per questo abbiamo coinvolto 65 associazioni e 170 Comuni che saranno nostri interlocutori costanti”.

Il percorso della rete ciclabile regionale prevede l'unione di almeno tre dorsali – centrale (Cagliari-Porto Torres), orientale (Muravera-Arbatax-Olbia) e occidentale (Cagliari-Oristano-Castelsardo) – e la presenza di sessantacinque varianti. Dei 2700 chilometri totali, 1220 saranno destinati al territorio compreso fra Sassari e Cagliari, con una dorsale costiera (590 nella parte occidentale e 630 in quella orientale) che collega le località turistiche più importanti della Sardegna e 293 chilometri occupati da una dorsale centrale parallela alla statale Carlo Felice.



Carla Casu

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